LA STAMPANTE CANCELLA TRACCE. Il giornalista web, quando può, allega un documento inedito all’articolo che scrive. Il navigatore interessato a una sintesi della storia si limiterà a leggere l’articolo. Il navigatore desideroso di approfondire ulteriormente potrà leggere il documento integrale, che sarà linkato all’articolo. Questa procedura – l’articolo associato al documento – è certamente corretta anche perché renderà il nostro lavoro giornalistico più completo. Presenta, però, una controindicazione. Supponiamo che il documento sia riservato e che una nostra fonte si sia fatta carico della responsabilità di inviarcelo, in formato elettronico. Questo documento riservato, immaginiamo in pdf, potrebbe contenere delle tracce in grado di svelare l’identità della nostra fonte. Tracce, sotto forma di metadati, che possono essere agevolmente scoperte. La scoperta può essere fatta, ad esempio, aprendo il documento con un programma di uso comune (Adobe Acrobat Pro), cliccando sul tasto destro del mouse, e facendo questo percorso: FILE, INFORMAZIONI DOCUMENTO, GENERALI. Per evitare che qualcuno ficchi il naso nel nostro documento appena pubblicato (con l’obiettivo di smascherare la nostra fonte), converrà mettere in campo una strategia di protezione, soprattutto se la fonte è preziosa. Apriamo il documento e stampiamolo su carta. A quel punto, andiamo alla nostra stampante d’ufficio che avrà due funzioni avanzate: la capacità di scannerizzare il documento (così da creare un pdf del tutto nuovo) e la capacità di inviare questo pdf nuovo di zecca a chiunque vogliamo, via e-mail. Noi lo manderemo a noi stessi. Ricevuto questo pdf completamente nuovo, potremo pubblicarlo sul nostro sito perché ormai bonificato di qualsiasi traccia, nei suoi metadati. Stampanti avanzate – con la funzione scanner e la connessione web senza fili – una volta erano costosissime. Oggi hanno prezzi abbordabili. E’ il caso di questa stampante Oki che Amazon – a settembre 2019 – vendeva a 214,99 euro.

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